Fiducia nelle persone e non (più) solo nelle marche: questo è il concetto chiave del Protocollo Zero Positivo® per la ristorazione responsabile (PZ+), varato ufficialmente all’edizione 2015 di GUSTUS dall’Università della Cucina Mediterranea .
Il Protocollo Zero Positivo prevede l’assunzione di responsabilità rispetto a dieci principi di etica professionale e di “cittadinanza del pianeta Terra”. Rispetto di tutte le norme vigenti (anche in materia di fiscalità e contribuzione), attenzione all’ambiente e al benessere animale; trasparenza verso il cliente, solidarietà con i piccoli produttori e con chi fa impresa sociale: il Protocollo Zero Positivo è un percorso progressivo, che UCMed “certificherà” assegnando da 1 a 5 tempietti. Ciò aiuterà il cliente a compiere una scelta informata basata non più solo sulla qualità della cucina, sull’estetica o la posizione del ristorante, ma anche in base all’impegno del ristoratore a costruire un sistema virtuoso di economia di vita e di giustizia sociale.
UCMed ha scelto di intraprendere questo percorso coinvolgendo 5 operatori di cui ha da tempo diretta conoscenza, persone e non più nomi o loghi, in cui ripone, appunto, la massima fiducia, al di là di tutti i “pezzi di carta” che invece lasciano il tempo che trovano. Tale fiducia è la stessa che questi ristoratori ripongono nei loro fornitori, persone che conoscono personalmente e quindi non più solo loghi, cifre, fatture, ma storie e volti. L’auspicio è che questa catena di fiducia non si interrompa è che il cliente ponga tra le sue priorità il consumare un pasto non solo buono ma “ad alto contenuto di responsabilità“.
Gli operatori aderenti sono: All’Angolo, la pizzeria di Ciro Donnarumma a Piano di Sorrento (Na); Begue Pokai, B&B in Senegal; Era Ora, il ristorante di Pietro Parisi a Palma Campania (Na);’O Grin, take away vegano al centro storico di Napoli; Piccerelle, vineria a Napoli (Vomero)
Aderire al “Protocollo Zero Positivo è gratuito”. Per contatti: direzione@ucmed.it