Il Progetto Educazione di UCMed è rivolto agli studenti di ogni età. La nostra filosofia è: c’è sempre tempo per imparare, soprattutto quando si tratta di prendersi cura della propria salute e del proprio territorio.
Il Progetto Educazione riguarda infatti:
a) Educazione alimentare. Nel mondo la percentuale di persone sovrappeso è in continuo aumento. Una vera e propria epidemia (culturale, prima che sanitaria) che non risparmia l’Italia e la Campania in particolare: “…oltre il 20 per cento dei ragazzini è obeso, il 28 per cento è comunque sovrappeso.
La metà dei nostri bambini – contro una media europea del 30 ed italiana del 36 per cento – ha dunque superato la soglia di peso oltre la quale i pediatri e i medici in generale suonano l’ allarme” (fonte: La Repubblica su dati Assessorato regionale Agricoltura e attività produttive, 2009).
I bambini, e prima ancora i loro genitori, vanno educati a una corretta alimentazione e a uno stile di vita sano.
b) La spesa a chilometri zero. La valorizzazione dei prodotti tipici tramite l’educazione dei consumatori finali siano essi semplici cittadini, ristoratori, istituzioni, è fondamentale per dare valore all’economia dei nostri territori, le cui potenzialità in termini di produzione e trasformazione di prodotti alimentari è davvero infinita. Potenziare il mercato interno è difatti uno strumento efficace per dare ossigeno alle imprese locali e permettere loro di crescere, creare occupazione stabile e, magari, affacciarsi sui mercati stranieri. Allo stesso tempo la spesa a chilometri zero garantisce freschezza e stagionalità dei prodotti.
La salute nostra e dei nostri figli è una priorità assoluta e deve essere un lavoro costante e continuo che vede la collaborazione di tutti: nell’ambito del Progetto Educazione UCMed realizza incontri con scuole (vedi la pagina del progetto: Colibrì del cibo buono“), associazioni di categoria, associazioni di genitori, comunità parrocchiali, istituzioni, operatori della ristorazione e dell’ospitalità. UCMed realizza anche seminari gratuiti aperti al pubblico con la partecipazione di esperti del settore: dietologi, agronomi, produttori, tecnologi alimentari.