Ormai anche i più fieri sostenitori del Regno delle due Sicilie si sono dovuti arrendere all’evidenza dei fatti: a Milano si sta bbuon’! Certo, sullo sfondo manca il Vesuvio e il mare è qualche chilometro più in là, ma, per il resto, ormai non manca proprio niente.
La svolta decisiva per la partenopizzazione del capoluogo lombardo l’ha data proprio un imprenditore napoletano doc, Giovanni Kahn della Corte, che a marzo ha aperto, nel centralissima Viale Bligny, il suo concentrato napoletano: Johhnypizzaportafoglio.
Cosa mancava a Milano, affinchè stemperasse la sua proverbiale austerità con un po’ di morbidezza del golfo? La graffe fritta alle 7 di mattina, come la fanno ai Quartieri spagnoli, che vi fa venire il sorriso pure nei giorni di pioggia? Adesso, mo, ci sta!
Mancava il cuoppo di fritturina napoletana del Rione Sanità, per preparare lo stomaco al pranzo? Mo ci sta! E se uno vuole una vera pizza da urlo, ma non c’è tempo per sedersi , visto che a Milano si deve per forza andare di fretta? Ecco la pizza piegata a portafoglio, come si mangia a Port’Alba. Mancavano i taralli di Mergellina, quelli che vi si sciolgono in bocca e vi fanno vedere Capri pure in mezzo alla nebbia mentre sorseggiate le birre artigianali all’ora dell’ape? Mo’ ci stanno! E se la sera siete proprio milanesi e non sapete rinunciare a cibo gourmet e il finger food, ci sta pure quello. Tiè!
Per la prima volta l’Università della Cucina Mediterranea di Sorrento ha ritenuto di poter affiancare il suo marchio ad un’attività di ristorazione, perché ormai da anni conosciamo la grande qualità dei prodotti utilizzati e della manodopera, e ci fidiamo! Come ci fideremo per le prossime aperture di Roma e Napoli (Vomero) e per altri posti… fateci un pensiero voi!
Milanesi arrendetevi, siete circondati… ma questa volta vi piacerà.