E’ di questi giorni la presentazione della 58ma Guida Michelin (2013), ritenuta la più prestigiosa a livello internazionale. La Campania, con 32 ristoranti stellati, viene premiata per i sui continui sforzi alla ricerca della cucina di alta qualità come terza regione d’Italia, dopo Lombardia (ben 56 ristoranti) e il Piemonte (38). In Penisola Sorrentina, in particolare in 3 comuni, si concentrano ben 8 ristoranti stellati (nessuna nuova entrata!): quattro (1 a 2 stelle e 3 a 1 stella) nel Comune di Vico Equense, tre (2 a 2 stelle e 1 a 1 stella) a Massa Lubrense, uno (1 stella) a Sorrento.
Quali riflessioni ci suggerisce tale graduatoria? A parte i complimenti a quanti si sforzano di migliorare la propria arte, la distribuzione delle stelle ci suggerisce che nei due Comuni meno famosi dal punto di vista turistico (Massa Lubrense e Vico Equense) l’alta gastronomia viene invece utlizzata come attrattore di un turismo di alta fascia e quindi come vero volano economico. Mentre A Sorrento vi può invece sussistere il rischio che sia la domanda a guidare l’offerta gastronomica, facendola “adagiare” su livelli medio-alti e comunque sufficienti a soddisfare il palato del turismo di massa. A conferma di ciò: l’isola di Capri dove gli unici due ristoranti stellati sono ad Anacapri, il Comune meno turistico).
L’auspicio di UCMed è che l’anno prossimo le stelle aumentino in tutti i Comuni della Penisola affinchè questo territorio possa contraddistinguersi sempre più come luogo dell’eccellenza nella ristorazione e nei settori ad esso collegati ed essere quindi sempre più competitivo a livello italiano e mondiale. Ecco l’elenco dei ristoranti stellati Michelin – in parentesi il numero di stelle (*) :
Don Alfonso 1890 (**), Quattro Passi (**), Taverna del Capitano (*), a Massa Lubrense; il Buco (*) a Sorrento; Torre del Saracino (**), Antica Osteria Nonna Rosa (*), L’accanto (GD H Angiolieri)(*), Maxi (H Capo La Gala)(*), a Vico Equense.