«Più di un terzo dei tumori nasce a tavola, ma con la giusta alimentazione possiamo prevenirli e aiutare il nostro corpo a combatterli».
Riportiamo alcuni stralci dell’intervista ad Antonio Moschetta – direttore scientifico dell’Istituto oncologico di Bari, che interverrà all’Università di Chieti in uno degli incontri organizzati dall’Airc – l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro – in occasione dell’annuale appuntamento con i «Giorni della Ricerca» , 2 – 11 novembre 2013.
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Quali sono gli errori più comuni a tavola che possono influenzare la crescita di un tumore?
«In 30 anni il nostro stile di vita ci ha portato ad abbandonare gli alimenti tipici della dieta mediterranea, preferendo un tipo di dieta troppo raffinata, come cibi ricchi di zucchero e di conservanti. Un altro errore comune è l’orario con cui assumiamo gli zuccheri: prima si assumevano a colazione e a pranzo, mentre alla sera si cenava poco e ci si coricava presto, rispettando quindi i ritmi circadiani del metabolismo. Oggi gli orari dei pasti sono slittati, favorendo una maggiore assunzione di zuccheri nella seconda parte della giornata».
Che fine fanno questi pericolosi zuccheri?
«L’assunzione di zuccheri alla sera, quando la richiesta di glucosio da parte degli organi è fortemente ridotta, fa sì che i grassi si depositino nel fegato, generando il cosiddetto “fegato grasso”, mentre alcuni di essi possono depositarsi nella zona addominale. L’accumulo di grassi nella regione addominale genera la condizione alterata e patologica dell’adiposopatia, che sembra giocare un ruolo importante nell’instaurarsi dell’iperinsulinemia. Tutto questo fa sì che l’assetto metabolico venga compromesso, creando un ambiente fertile per il tumore».
Quali sono gli alimenti anti-cancro per eccellenza?
«Quelli tipici della dieta mediterranea. Frutta e verdura, ad esempio, abbassano l’indice glicemico dall’organismo, riducendo il carburante di cui si nutrono le cellule tumorali: sono consigliati le crucifere (broccoli e rucola), i pomodori, le fragole, le arance. Inoltre, gli alimenti ricchi di antiossidanti – come il tè verde, lo zenzero, la curcuma – sono in grado di “detossificare”, aiutandolo a disinnescare potenziali formazioni tumorali. Oggi si sta lavorando per conoscere i meccanismi attraverso i quali gli alimenti e i composti in essi contenuti sono in grado di cambiarci dal profondo, modificando i nostri geni e rendendoci più forti o più vulnerabili. L’obiettivo è conoscere l’alimentazione giusta ad personam, che come per le terapie farmacologiche individualizzate si dimostrerà una strategia vincente. E’ per questo che dobbiamo sostenere la ricerca attraverso la distribuzione dei fondi con merito e controllo della produttività, proprio come fa l’Airc , e i risultati degli ultimi 40 anni lo dimostrano, con l’aumento della cura dei tumori fino al 56% dei casi».