“Dove finisce la terra”, la favola di Cecilia Coppola per ambiente e alimentazione

[cml_media_alt id='903']cio cio strocche retro[/cml_media_alt]NAPOLIAmbiente e Alimentazione sono diventati protagonisti di uno spettacolo rappresentato al Teatro Politeama di Napoli dalla Scuola di Danza di Patty Schisa con la speciale coreografia “Dove finisce la terra” curata da Valentina Schisa nella quale gli allievi hanno rappresentato il personaggio ecologico Ciò Ciò ideato da Cecilia Coppola, scrittrice e presidente dell’Associazione Culturale Cypraea Onlus partner del Polo Professionale “Campania in 3B“.  “Questa coreografia – spiega la Schisa – è nata in quanto mi sono chiesta perché in una regione come la Campania la terra è stata violentata sporcata, malridotta, una terra in cui tutti parlano e criticano, da cui molti fuggono ma per la quale nessuno fa nulla di immediato e concreto. Oggi mi domando quando si spegneranno i fuochi, quando chi l’ ha distrutta non ci sarà più, a noi giovani e a quelli che verranno dopo di noi di questa terra cosa rimarrà?”. I temi dell’ambiente e della corretta alimentazione rappresentano uno dei temi cardini delle attività promosse da Cecilia Coppola nei riguardi del mondo della scuola a livello internazionale. Il personaggio di Ciò Ciò è quello di una bustina di plastica azzurra che da vent’anni continua il suo viaggio nel mondo degli umani per cercare di migliorarlo con l’aiuto dei bambini ai quali è rivolta la didattica ambientale iniziata dalle pagine di “Airone junior” e “Dodo” di G. Mondadori. A tutti i giovanissimi partecipanti allo spettacolo del Politeama la Presidente Coppola ha consegnato le “Ciò Ciò Strocche” filastrocche per imparare a mangiare sano e buono per “...rendere la vita ricca di colori, sapori, profumi e salute“. Sono dieci anni che il personaggio di Ciò Ciò è anche ambasciatore nelle scuole della Campania del tema della raccolta dei rifiuti, del rispetto del territorio in cui si vive, facendo capire in un linguaggio semplice ed accessibile che ridurre, raccogliere, riciclare e riusare ma anche riparare e far rinascere diventano azioni essenziali per vivere nel rispetto della natura e preparare una conoscenza necessaria per crescere in modo sano e quindi far parte di quella cerchia di cittadini rispettosi e consapevoli.
Una cultura del pulito e della  responsabilità – sottolinea Cecilia Coppola – rende i ragazzi soggetti attivi del tempo e dello spazio in cui abitano chiamando tutti a fare la loro parte, portandoli a riflettere ed agire con l’aiuto prezioso dei docenti che hanno il compito di sensibilizzarli”.

Torna in alto