Nell’augurarvi buon cenone di Natale, vi suggeriamo di prestare attenzione al consiglio di oggi, che dovrebbe essere una delle (poche) regole fisse e non derogabili della nostra alimentazione, soprattutto – e non solo – in periodi di festa dove si tende a mangiare in maniera eccessiva.
Dalla nostra collaboratrice Viviana Viola Esposto, tecnologa della prevenzione, riceviamo una breve nota su consumo di sale e rischi per la salute, che di seguito riportiamo.
In Italia il consumo medio di sale pro-capite è circa 10-15 grammi giornalieri, cioè 2-3 volte superiore a quanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Per capire meglio basta sapere che utilizzare 1 cucchiaino da tè di sale equivale a 2.300 mg di sodio, che è già superiore alla soglia di 2.000 mg consigliata proprio dall’OMS.
Un discorso a parte meritano invece le dosi raccomandate per i bambini, per i quali l’OMS indica un consumo di sodio proporzionale al peso, all’altezza e all’energia consumata quotidianamente.
Nella nostra alimentazione le fonti di sodio sono numerose: le troviamo nel sale aggiunto ai piatti cucinati di tutti i giorni, nei prodotti trasformati (ad esempio pane, prodotti da forno, olive, formaggi, dado da brodo, cereali per la colazione e vari snack) nelle salse pronte (ketchup e maionese) in cui il sale è molto di più di quello che possiamo immaginare, e, cosa che i più ignorano, negli alimenti allo stato naturale (ad esempio in acqua, frutta, verdura, carne, ecc.).
In realtà, il sale naturalmente contenuto negli alimenti è già sufficiente per le nostre necessità. Aggiungendo sale a quello che mangiamo, e scegliendo spesso alimenti trasformati ricchi di altro sale, arriviamo ad assumere molto più sodio del necessario.
È fondamentale ricordare che l’eccessivo consumo giornaliero di sale è uno dei principali responsabili dell’insorgenza di ipertensione arteriosa che causa patologie dell’apparato cardiovascolare. Com’é noto le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo ed uno dei maggiori contributi al loro sviluppo è dato dalla pressione arteriosa elevata.
È bene pertanto tutelare la propria salute seguendo alcuni semplici accorgimenti suggeriti dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione tra cui: ridurre progressivamente l’uso di sale sia a tavola che in cucina, preferendo il sale iodato, evitarne l’aggiunta nelle pappe dei bambini, almeno per il primo anno di vita, limitare l’uso di condimenti (dadi da brodo, salse, maionese, ecc.) di alimenti trasformati ricchi di sale e leggere sempre con attenzione le etichette dei prodotti.
Infine è consigliabile preferire spezie e erbe aromatiche che conferiscono ai cibi uno specifico aroma e ne migliorano le qualità organolettiche o anche succo di limone e aceto che agiscono come esaltatori di sapidità.
Fonti www.inran.it , www.salute.gov.it