Dalla nostra collaboratrice Viviana Viola Esposto riceviamo questa preoccupante segnalazione sull’aumento dell’epatite A, una malattia infettiva acuta causata da un virus che colpisce il fegato. In genere il contagio avviene per contatto diretto da persona a persona, e la causa più comune di infezione è il consumo di acqua o cibi crudi o non cotti a sufficienza, soprattutto molluschi, contaminati con materiale fecale contenente il virus.
In Italia il consumo di frutti di mare crudi è sempre stato considerato il principale responsabile di insorgenza della malattia ma, soprattutto negli ultimi anni, sono state individuate altre tipologie di alimenti responsabili. Oltre a molluschi, crostacei e pesce, infatti, sono considerati a rischio vegetali, pomodori secchi, frutti di bosco e fragole.
Durante il 2013 è stato registrato un forte incremento dei casi di epatite A sia in Italia che all’estero, da collegarsi al consumo di frutti di bosco misti surgelati preparati nel nostro Paese.
L’Istituto Superiore della Sanità ha precisato che i casi di epatite A verificatisi dall’inizio dell’anno e fino al 30 settembre sono stati in tutto 1125.
Intanto, dopo aver lanciato l’allerta alle Regioni, il Ministero della Salute continua l’attività di rafforzamento dei controlli con un piano di campionamento e analisi sia sul territorio che in frontiera per i frutti di bosco provenienti da Paesi Terzi e destinati al confezionamento e alla distribuzione in Italia. Inoltre ribadisce che – non essendo possibile escludere la presenza sul mercato di altri prodotti contaminati – la misura più utile a contenere il rischio di infezione è usare i frutti di bosco solo dopo cottura, facendoli bollire per almeno due minuti a 100 °C.
Considerando che nel periodo delle festività natalizie il consumo di questi prodotti tende ad aumentare, è stata prodotta una locandina informativa (di seguito riportata) sul corretto consumo di questi alimenti che rilancia le raccomandazioni già formulate.
L’Università della Cucina mediterranea vi invita a leggerla attentamente e a prestare la massima cura agli aspetti igienico – sanitari di ciò che mangiate.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_207_allegato.pdf