Abbiamo già accennato, in questa rubrica, al dramma dell’obesità infantile, che interessa il 21% dei bambini campani e altissime percentuali in tutta Italia. Una vera e propria epidemia, una tragedia per la salute e anche per le casse della sanità pubblica, perché i bambini obesi di oggi saranno, con grande probabilità, tra gli adulti non sani di domani. L’obesità e il grave sovrappeso sono causati da un mix di sedentarietà (complici i videogames e la televisione) e cattive abitudini alimentari, tra le quali spicca l’uso smodato di merendine pre-confezionate.
Abbiamo il dovere, come adulti, genitori, operatori del settore agroalimentare, dell’informazione, di fare di tutto per prevenire questi dannosissimi malcostumi alimentari.
Un utile strumento, che ci è stato suggerito dalla nostra collaboratrice Roberta Vanni, è stato elaborato l’anno scorso dall’ASL Napoli 1, nell’ambito del Progetto Quadrifoglio, promosso dalla stessa ASL e dal Comune di Napoli: lo snackometro.
E’ un elenco di ben 358 merendine che si trovano sul mercato, analizzati in base alle qualità organolettiche e classificati su una scala ben leggibile a tre colori, in base alla nocività.
Ricordando a tutti che le merendine più salutari restano sempre pane e cioccolata o pane e olio extra vergine d’oliva, invitiamo genitori, nonni ed educatori a studiare lo snackometro e a portarlo con sé al momento di fare la spesa. Prendiamo in prestito il file dal sito inadolescenza.it e lo alleghiamo di seguito: Lo snackometro ASL Na 1. Buona lettura