La cucina cilena è il risultato della fusione tra tradizione indigena e tradizione europea, in particolare quella dei popoli giunti con il primo colonialismo (Spagna) e, in tempi più recenti, con l’emigrazione da Italia e Francia. Naturalmente le influenze sono avvenute anche con i paesi vicini, soprattutto, pare, per quanto riguarda la presenza forte e la preparazione della carne, che comunque non predomina ma convive con il consumo e l’uso di pesce, formaggi, uova, verdure e frutta. È una cucina quindi variegata, piuttosto semplice ma saporita, che sa associare i prodotti a disposizione secondo un gusto a noi familiare, con un risultato… sì, quasi mediterraneo, piuttosto che “esotico” come magari ce lo aspetteremmo. Non solo l’influenza culturale, ma anche il clima simile a quello del Mediterraneo ha favorito la produzione di alimenti simili ai nostri – caratteristica, questa, che gli viene riconosciuta e che gli sta permettendo di lavorare per ampliare le relazioni commerciali.
Tralasciando quindi alcuni alimenti più caratteristici e locali (come alghe, avocado o carne di lama), gli ingredienti utilizzati sono molto simili ai nostri, così come il modo di abbinarli e cucinarli. Con richiami ai profumi e sapori di preparazioni di Spagna, Italia e Francia, molti viaggiatori la riconoscono come familiare, pur con una propria originalità. Rispetto alla cucina sudamericana in generale, è meno piccante, sebbene ricca di spezie ed erbe aromatiche. Tutti concordano: la pasticceria e il vino sono eccezionali. La pasticceria, non a caso, è stata baciata dalla maestria francese e il vino, internazionalmente apprezzato, è un fiore all’occhiello per il paese (Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Carmenère, Cabernet Sauvignon… anch’essi di origine francese prevalentemente).
Per scoprire nel dettaglio i piatti tipici potete consultare qualche articolo, oppure immergervi direttamente nella gastronomia cilena, partecipando a uno dei numerosi corsi organizzati. Anche i tour per la degustazione di vino sono molto in voga. Tra le destinazioni principali c’è la regione di Valparaíso, la cui omonima capitale vanta un centro storico dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e ospita la Casa Museo La Sebastiana di Pablo Neruda. Di questa regione e del paese intero, Viña del Mar è il principale centro turistico, meta preferita per le spiagge e i casinò. Ma la zona è ricca di attrattive naturali e culturali e frequentata da turismo di vario tipo. Infatti ospita eventi di portata internazionale, come il Royal Guard Open Chile, torneo di tennis; il famosissimo Festival Internacional de la Canción de Viña del Mar, frequentato da sempre anche da artisti italiani; o il PokerStars Festival Cile – eventi che si presentano come occasioni ideali per unire relax e degustazione dei piatti tipici. La città e la regione sono vive e attive, e oltre ai corsi di cucina, vengono offerti corsi di lingua in forma di corsi-vacanze, visto che si coglie l’occasione per visitare i dintorni e praticare dello sport all’aria aperta. E della natura cilena, tangibile e prepotente, potreste conoscere il gusto nei piatti proposti dal famoso Rodolfo Guzmàn, cuoco, ma non solo, poiché impegnato sui più diversi fronti per immortalare nel gusto la sua terra natia, con le sue sostanze, le sue forme e le sue emanazioni più recondite.